Il diario di Giulia ci dona speranza
Era il suo sogno quello di scrivere un libro e, anche durante la malattia, ha sempre scritto e trasmesso tramite le sue poesie e i suoi racconti, le sue emozioni. Dall’11 febbraio – in concomitanza con la Giornata Mondiale del Malato e l’anniversario dell’apparizione di Maria a Lourdes – è in libreria «Un gancio in mezzo al cielo», edito da Paoline, la testimonianza di Giulia Gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale.
Giulia era una ragazza normale, residente nel quartiere San Tomaso di Bergamo: bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un’esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Nelle pagine di questo libro, che è stato il suo diario, narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l’abbandono alla volontà di Dio. I medici sono i suoi amici, i suoi «supereroi»; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.
Giulia amava la musica e, in modo speciale, un grande classico di Claudio Baglioni cantato da Laura Pausini: «Strada facendo». «Strada facendo vedrai che non sei più da sola / …dai che ce la fai! / Strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo… / Sì, mi dà leggerezza, una grande speranza…» sono alcune delle strofe della canzone e per questa ragione Giulia ha voluto intitolare il suo diario: «Un gancio in mezzo al cielo».
Il ricavato dei diritti d’autore di questo libro sarà destinato in parte all’Airc, Associazione italiana per la Ricerca sul Cancro, e in parte a sostenere progetti di solidarietà a favore di giovani e bambini malati.