Mario Bellini per #baglionimorandilive
Anche noi architetti “Capitani Coraggiosi”
Non so se anche gli architetti possano essere considerati “Capitani”, ma sono convinto che per fare seriamente l’architetto di coraggio ce ne vuole, e ce ne vuole molto…
Un buon architetto, infatti, deve assumersi importanti e onerose responsabilità verso il suo committente diretto (il “cliente”) e verso quello indiretto (la “comunità”), deve rispettare le leggi dello Stato, le leggi delle tecniche e della statica, le leggi dell’economia e della finanza e quelle della deontologia professionale. Oltre ad essere sorretto da passione, talento e fantasia, deve rispettare le clausole del contratto che ha sottoscritto con il “cliente” circa le caratteristiche, la qualità, i costi e i tempi del suo operare…. E risponderne personalmente.
Le prospettive di tanto impegno e responsabilità? Per un architetto – onesto con se stesso e verso gli altri – sono variabili da un equo compenso fino a ingenti o rovinose perdite… Non sempre accompagnate dalla soddisfazione di un risultato raggiunto e dal consenso sociale della “comunità” di cui andare fieri: la vittoria che talvolta premia un “Capitano” per la sua capacità e il suo coraggio.
Ps: sono stato forse un po’ Capitano Coraggioso non solo disegnando edifici e musei in tutto il mondo, anche quando nel 1968 ho concepito e disegnato un innovativo mangiadischi (ricordate il “Pop” giallo, arancione, rosso, verde…?), l’antenato dell’ipod, e con quello ho letteralmente invaso l’Europa dei giovani. Un mangiadischi che ha fatto una vera e propria indigestione dei vostri straordinari 45 giri.
Mario Bellini – Architetto