Credo che i capitani coraggiosi abbiamo sempre una nuova rotta da seguire.
Credo che il capitani coraggiosi siano come l’eroe de Il vecchio e il mare che non si arrende neanche alla Natura.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano che la vera industria è i sogni che regalano.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano che il coraggio è il foraggio della vita.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano che dopo un porto ce n’è sempre un altro.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano che l’ironia li salverà anche dalla tempesta perfetta.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano che Roma “salpava” ad Ostia e da lì inizino a circumnavigare l’Italia.
Credo che i capitani coraggiosi siano i nocchieri dei nostri ricordi e delle nostre speranze.
Credo che i capitani coraggiosi sappiano suonare guardando la stella polare…
Credo, per tutti questi motivi, che siano davvero, Claudio e Gianni, due capitani coraggiosi.
Buona navigata, ragazzi!
Fabrizio Basso – Giornalista Secolo XIX
