Giovanni D’Ercole per #baglionimorandilive
È vero: siamo immersi in un vortice di tragedie che mostrano lo sconquasso della nostra società. Dobbiamo però ricostruire sulle macerie per riprenderci il futuro, raccogliendo ogni frammento di bontà e di bellezza, perché nulla va perduto. Vedo tante persone capaci di trasformare ruderi umani in protagonisti di un’autentica rinascita umana, spirituale e sociale. Piuttosto allora che arrendersi alle critiche e ai lamenti – il che serve poco e non cambia nulla – apprezzo chi si mette in gioco e ha il coraggio di camminare controcorrente per unire le energie positive e tentare insieme una silenziosa rivoluzione del bene. Non riusciremo forse a convincere tutti, e anzi molti finiranno per lasciarsi incantare dalle pericolose sirene del male, che addormentano le coscienze e spengono la capacità critica. Il tempo è però galantuomo: per cambiare il mondo, basta che una minoranza coraggiosa e convinta scelga il bene e cominci a praticare insieme una vita più semplice e solidale, gustando e mostrando la gioia delle piccole cose. Sogno giovani che tengano viva nell’animo la tensione verso alti ideali e, con pazienza e tenacia, non si stancano di lottare per la giustizia e la verità anche quando ciò comporta rinunce e sacrifici. Giovani che non si lasciano intimorire da critiche né irretire da difficoltà; non sviano nelle scorciatoie delle false soluzioni presentate come strade più facili per aggirare i problemi di ogni giorno. Giovani insomma che fanno dell’onestà e della dedizione le coordinate indispensabili della propria vita. Scelgono di non chiudersi in se stessi, ma di lavorare insieme per costruire l’avvenire di tutti. Il resto – sono sicuro – seguirà. In altre parole: più che gridare che il mondo va male, scegliamo di cambiarlo impedendo che sia il mondo a cambiare noi. La coerenza e il coraggio costituiscono una sfida che spaventa, ma sono anche l’unica reale opportunità per riconquistarci la speranza.
Giovanni D’Ercole – Vescovo di Ascoli Piceno