Cari Claudio e Gianni.
Smuovere. Ci vuole coraggio per cambiare le cose. È facile rimanere fermi a guardare.
È troppo facile non fare nulla e continuare a lamentarsi per le “cose” che non vanno.
Ci vogliono dei “Capitani Coraggiosi” per smuovere le cose.
L’altro giorno quando ho ricevuto la Vostra lettera ho avuto una visione.
Lo ammetto. La Vostra musica l’ho sempre sentita ma poche volte ascoltata.
Sono sempre stato un cavolo di esterofilo musicale. Un fondamentalista, poco italico, che ha sempre preferito scrivere di musica internazionale senza fare troppo caso a quello che accadeva nel nostro paese.
Ma da qualche anno ho iniziato, forse perché sto invecchiando e sto diventando più romantico, un processo di italianizzazione musicale. In questo lento accrescimento è stato inevitabile ascoltare le vostre canzoni, soffermarmi sui vostri testi e vedere i vostri live.
Adesso, leggendo questa vostra lettera, questa vostra esortazione, ho capito che davvero siete dei “Capitano Coraggiosi”.
Ho sempre pensato che qualcuno doveva iniziare a smuovere e a recuperare alcuni valori che anche io ritengo importantissimi.
Io ho sempre pensato che sia la cultura, quella con la C maiuscola, ad essere il volano, la spinta, il carburante della rinascita di una società. Ed ho sempre pensato che valori, come quelli da Voi promossi, siano gli elementi che possono permettere alla Cultura di smuovere .
Tante volte per ritrovare la rotta giusta bisogna rinnovarsi, rimboccarsi le maniche e re-inventarsi.
Per tornare in porto con una nuova consapevolezza servono Capitani Coraggiosi come Voi!
Sono convinto che si possa cambiare!
Questo è il mio auspicio.
Io ci sono.
Sono pronto a salpare con voi in questa nuova avventura e a partecipare alla “compagnia dei Capitani Coraggiosi”.
Ciao
Marco De Crescenzo – giornalista di Rumore
