Roberto Cotroneo #baglionimorandilive
Abbiamo tutti bisogno di inventare un tempo nuovo. Ma siamo capaci soltanto di attraversarlo non chiedendogli niente. Abbiamo bisogno di essere tutti più felici ma chiediamo la felicità con parole che non sono mai diverse da quelle che conosciamo. Abbiamo bisogno di tollerare il dolore, ma non siamo neppure capaci di sopportare noi stessi. Abbiamo trasformato la nostra memoria, la storia, il passato, in un simulacro gelido e immobile. Abbiamo inventato il prima e il dopo, e non il mentre, il passato e il futuro e non l’oggi.
E abbiamo inventato un divenire nuovo, come se il divenire possa essere soltanto un susseguirsi di frasi, citazioni e parole che si sommano una all’altra in una linea del tempo che non è tempo, nell’evoluzione della vita che non è vita.
Essere capitani coraggiosi significa impegnarsi a ritrovare il tempo vero. Il nostro tempo interiore. Quello che non è uguale sempre, quello che non si legge sugli orologi, quello che scorre come vuole lui, e si ferma quando può. Come certi viaggi, che durano un attimo e ti porti addosso per tutta la vita. Come certe parole, magari pochissime, che non dimentichi mai più, a dispetto di tutte le altre che hai continuato a sentire per decenni. Come certi gesti, certi sorrisi e certi silenzi che hanno grammatiche meravigliose e che ripensi e rivisiti dentro di te ogni giorno della tua vita.
Il treno più veloce non è il miglior treno che potete prendere per arrivare. E prima di scegliere una destinazione, chiedetevi tutti cosa significhi la parola destinazione. E perché derivi proprio dalla parola destino. Forse amare è imparare a camminare per questo mondo. Destino, cammino e amore sono cose per capitani coraggiosi. C’è bisogno di buone scarpe e di una strada nuova.
Roberto Cotroneo – Giornalista e scrittore