Baglioni: Castelluccio tra i posti che amo di più
Terremoto, Claudio Baglioni a Norcia con i soldi dei bambini africani: «Qui mi sento come a casa mia»
Il cantautore incontra alunni e genitori e dona i proventi del concerto in Vaticano: «Castelluccio tra i posti che amo di più»
di Chiara Fabrizi per Umbria24.IT
È arrivato a Norcia il cantautore Claudio Baglioni. Negli spazi della scuola materna in legno realizzata da alcune associazioni e donata al Comune, il cantautore ha incontrato genitori e bimbi per consegnare alla scuola parte del milione e mezzo di euro raccolti col concerto “Avrai” del 17 dicembre scorso in Vaticano e i 7 mila euro, somma simbolica raccolta dai ragazzini della Repubblica Centroafricana per i coetanei di Norcia provati al pari dell’intera comunità dall’infinita crisi sismica. Ad accompagnare Baglioni, il comandante della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, il segretario generale della Cei Nunzio Galantino e naturalmente il vescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo.
Baglioni: «Tra i posti che più amo» «L’Umbria – ha detto Baglioni, che ha cantato Avrai e Strada facendo – è la terra dei miei genitori. Le mie radici, dunque, affondano qui. E Castelluccio e la sua piana sono due tra gli angoli del nostro Paese ai quali sono più legato in assoluto. Da qui, infatti, sono partiti raduni, concerti e alcuni tra i miei progetti artistici più importanti: da ‘Fratello Sole e sorella Luna’ – una delle mie primissime incisioni, ’72 per il film di Zeffirelli – all’avventura di ‘Capitani Coraggiosi’ che ha preso le mosse proprio da Castelluccio nell’estate 2015».
Vicinanza e solidarietà «Ritrovarsi a Norcia, con Monsignor Galantino, Monsignor Vergez e il Comandante Giani – ha sottolineato Baglioni – significa dare concretezza a parole quali vicinanza e solidarietà, dimostrando che, a volte, le parole possono essere ‘pietre’ anche in senso positivo, vale a dire mattoni che aiutano a ricostruire ciò che la furia della natura distrugge. Ma soprattutto siamo qui per sottolineare il grandissimo valore di umanità e fratellanza del gesto dei bambini di Bangui, i quali – pur vivendo in un Paese, la Repubblica Centrafricana, che è all’ultimo posto nella classifica mondiale per quanto riguarda il Pil pro-capite – non ci hanno pensato due volte a tendere la mano ai loro piccoli amici di Norcia. Un gesto – ha concluso – che è una grande lezione per tutti noi e che fa sperare nel fatto che ”Fratello Sole” tornerà presto a riscaldare case e cuori».