Claudio Baglioni torna a cantare nella sua Lampedusa e lo fa tornando alle origini.
O’Scià nacque da un concerto improvvisato sulla spiaggia della Guitgia nel lontano 2003. Pochi strumenti, poca gente, una chitarra e la voglia di suonare e di stare insieme. Nessuna istituzione, nessuno sponsor, nessun sindaco da ringraziare.
O’Scià poi, piano piano, diventò un simbolo per Lampedusa, nei 10 anni a venire era diventata una macchina perfetta che smobilitava l’isola intera: commercianti, turisti, artisti ed istituzioni. E piano piano forse si era persa quella genuinità che aveva contraddistinto il primo incontro.
O’Scià si è fermato nel 2012, forse perchè altro non si poteva fare e perchè oltre non si riusciva ad andare, forse perchè stava per diventare altro.
E così, dopo 2 anni di comunicati, di lettere, di dichiarazioni, di polemiche, di altri festival, di altri colori, di altre parole e di altre persone…Claudio si riappropria della sua dimensione e torna indietro di 12 anni e torna a cantare e a suonare tra la gente e per la gente, quei pescatori che più di tutti vivono la loro isola del sud. Un piccolo palco, una chitarra, una piccola scaletta di legno ed una piccola scaletta di canzoni e ancora una volta nessun sindaco da ringraziare.
Si ricomincia da qui, come era cominciata 12 anni fa….
Di seguito la scaletta della serata (Grazie ad Alessandro), foto e video:
- Strada facendo
- Questo Piccolo Grande Amore
- La vita è adesso
- Isole del sud, volare
- Sabato pomeriggio
- E tu
- Buona fortuna
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Courtesy foto: Alessandro, Orietta, Dolores – Inviateci il vostro materiale su wop@doremifasol.org
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grande claudio!! grande massimo!! queste si che sono persone che meritano!!!
E’ festa :viva la genuinità. In fondo conta questo nel dare serenità a chi ne ha di meno. Che sia la festa dei pescatori o di chissà chi. Bravo Cla.