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Baglioni, la vita è sempre adesso

Pubblico plaudente che canta con il suo beniamino soprattutto le hit come «E tu come stai?» o «Questo piccolo grande amore»

18 Aprile 2014 Claudio Baglioni a Montichiari foto stampa

Si dice che la vita vera inizi solo una volta superata la quarantina. Osservando Claudio Baglioni esibirsi sul palco del Palageorge di Montichiari verrebbe da correggere il detto e posticiparlo di almeno una ventina d’anni.
Come un pregiato vino d’annata, (la citazione enologica è d’obbligo, viste le eccellenze bresciane nel settore) il cantautore romano, 63 primavere il prossimo 16 maggio, sembra infatti migliorare con il passare del tempo.
Basta snocciolare un paio di dati per riuscire a comprendere lo stato di grazia attraversato da un artista capace di incantare intere generazioni di appassionati: 3 ore di concerto, con oltre 30 canzoni divise fra successi storici e novità dell’ultimo album «Con Voi» da cui il tour trae il proprio nome, sostenute da un nutrito gruppo di 13 polistrumentisti, tra cui brillano Paolo Gianolio, Mario Guarini, Roberto Pagani, Elio Rivagli e Pio Spiriti, già presenti in passate esibizioni dal vivo.
Il lungo volo di Baglioni sul suolo nazionale, spiccato da Rieti il 27 febbraio, ha toccato, diverse città italiane, riscuotendo unanime consenso di pubblico e critica, e si accinge ora a planare verso la propria fase conclusiva, il cui fulcro sarà rappresentato dalla serata al Mediolanum Forum di Milano, il 6 maggio.

PER COMPRENDERE a pieno il significato del «ConVoiLive Tour» è però necessario contestualizzarlo in maniera debita: si tratta infatti della seconda parte di un ambizioso progetto iniziato lo scorso Natale con la rappresentazione teatrale «Diecidita», in cui Baglioni si è calato nei panni dell’autore, dell’interprete e del narratore, condendo la propria performance con un accompagnamento al pianoforte ed alla chitarra.
Ulteriori dimostrazioni di un eclettismo artistico e culturale che sembra aver trovato la propria definitiva consacrazione. A far da cornice all’esibizione del Palageorge il cantiere di un’ideale città, in grado di evolversi e progredire parallelamente all’esecuzione dei vari brani, assurgendo ad allegoria della crescita e della ricostruzione, di cui la musica è scintilla vitale.
Un processo in cui nessuno deve essere escluso, ma dove tutti sono chiamati a contribuire in maniera attiva: è solo questa la via percorribile per rendere realmente concreta la pregnanza dello striscione «Tutta un’altra musica» che campeggia in primo piano, perno attorno al quale tutto ruota. Insomma, è un Baglioni in splendida forma quello che alimenta le suggestioni della nutrita e variegata folla monteclarense, stimata attorno alle 3000 unità.

UN PUBBLICO plaudente e «cantante», catturato dall’ipnotica personalità del cantautore (presentatosi sulla scena con un perfetto travestimento da operaio semplice), appassionatamente trascinato, sin da subito, con pezzi celeberrimi quali «E tu come stai?» o «Dagli il via» e quindi con una costante scalata che trova il proprio naturale apogeo in «Questo piccolo grande amore»: il sempiterno emblema di una carriera che da più di 40 anni non smette di regalare emozioni.
Con la convinzione, nemmeno troppo celata, che il meglio debba ancora venire: d’altronde non è lui stesso a cantare che «la vita è adesso»?

Jacopo Manessi

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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