Baglioni, maratona tra i successi
Baglioni, maratona tra i successi, assolo di tre ore e trentacinque canzoni. Successo mercoledì 26, solo in scena con piano e chitarra: applausi del pubblico. Sette serate romane poi Milano
ROMA – Claudio Baglioni ha aperto mercoledì sera all’Auditorium Parco della Musica, la serie di concerti intitolati «Dieci Dita», per le cui sette date romane sono già stati venduti 18 mila biglietti. Vicino al suo pubblico senza copione, senza scaletta e senza nessuno dei classici rituali dei concerti, Baglioni è stato accolto da un lungo e caloroso applauso. Poi ha cantato per 3 ore, circa 35 canzoni tra le quali non sono mancati brani del repertorio più ricercato come Tamburi lontani, Domani mai, Patapan, ma anche successi del passato come Questo piccolo grande amore.
«Dovevano esserci orchestrali e strumenti, poi la produzione ha iniziato a togliere qualcosa e sono rimasto io». Così, lo stesso Baglioni aveva scherzato l’anno scorso sulla sua impresa natalizia chiamata «Dieci dita»: tre ore e mezza di concerto per oltre quaranta canzoni (ma la sera della prima, il giorno di Natale, aveva saltato «Questo piccolo grande amore»). In tutto dieci date, sold out, al Parco della Musica.
Quest’anno Baglioni non solo ci sta riprovando, ma raddoppia. Da mercoledì 26 è tornato all’Auditorium dove canterà per sette serate (dal 26 al 30 dicembre, il 2 e il 3 gennaio). Poi porterà lo spettacolo a Milano, per la prima volta (al Teatro Degli Arcimboldi dal 10 al 14 gennaio). Il tour di quest’anno è una nuova edizione, ma lo spirito è lo stesso di un anno fa, quando più di 30 mila persone hanno assistito ai concerti di Claudio il «divino», il cantautore che da dieci anni non pubblica un intero album di inediti («Sono io, l’uomo della storia accanto» è del 2003), ma che continua a riempire piazze, stadi e teatri. Adesso sta per terminare anche l’attesa per le nuove canzoni: l’uscita di «Con voi» è stata annunciata per il 18 maggio 2013, due giorni dopo il suo sessantaduesimo compleanno. In una recente intervista ha raccontato che la creazione del nuovo progetto è «a metà strada» e potrebbe anche essere diviso in più di una pubblicazione. Il nuovo Baglioni si presenterà in una veste sia acustica che elettronica.
Intanto, il cantautore romano si è divertito a pubblicare «Un piccolo Natale in più», che contiene canzoni natalizie provenienti da diverse tradizioni, cantate in lingua originale o con nuove traduzioni firmate da lui stesso come «Il paese bianco di magia» («Winter Wonderland»), «Tre Re» («The three kings»), «Viene giù» («Let it snow, let it snow, let it snow»). Sicuramente anche questi nuovi brani faranno parte dei concerti di «Dieci dita» che però non prevedono copioni né scalette. Ogni sera sarà diversa dall’altra. «Dieci Dita – ha raccontato Baglioni – sarà una riunione di vigilia e di festa in attesa di buone novelle. Un incontro di parole e storie parallele sul filo delle canzoni, con dieci dita e una voce. Un dialogo a impronta tra tutto l’Auditorium e me». E, ad accompagnare Claudio, ci saranno soltanto un pianoforte e una chitarra (ma non è la prima volta che Baglioni si presenta da solo in scena).
Sarà anche ripetuta la formula che non relega il pubblico in platea. Sono infatti disponibili anche «biglietti palco» che offriranno la possibilità di vivere i concerti seduti a pochi passi all’artista, in una formula scenografica e una dimensione scenica completamente rivoluzionata, con il protagonista in mezzo agli spettatori. «Questo tour – ha detto – sarà un’occasione privilegiata, per me soprattutto. Sento che il passato aumenta e il futuro si scontra con un colosso, perché il passato è sempre più pesante e io cerco di non farmi sopraffare. Stare di fronte a 3.000 persone in teatro, anche dopo tanti anni di carriera, è sempre un piccolo miracolo».
Sandra Cesarale per roma.corriere.it
Grazie a Massimo per la segnalazione