In quei giorni a Lampedusa
…è soffiato il vero vento di O’scià…
Mi piace pensarlo come un piccolo miracolo…
Forse ci siamo trovati un pò tutti davanti a qualcosa di particolare, di certo ci ha toccato l’anima…
Erano i giorno fra il 19 ed il 21 Ottobre…
Inizialmente io ed i pochi turisti ancora rimasti sull’isola pensavamo ci fosse un movimento strano… “I clandestini si son trasferiti alla Guitgia” pensavamo… se nonché…
Forse è bastato un aquilone, un gioco semplice, basta che tiri un pò di vento per fare allegria, gioia semplice……..
Ma in quella spiaggia, in quell’aquilone, s’è visto anche altro, per questi migranti c’era la libertà dell’essere usciti da un paese che per loro è casa ma dove si vedono guerra, atrocità….
Questo mio album parla della storia di queste persone, per il poco che le abbiamo potuto vedere, per le poche parole scambiate con loro, per i saluti che ci siamo sempre scambiati…
Chissà dove li avrà portati quell’aquilone… chissà se stanno riuscendo ancora a costruire chiese o monumenti vari di sabbia… chissà se da un’altra parte dell’europa o del tempo ritroverò quegli sguardi… tristi e paurosi, o ancora sempre con un sorriso stampato sul viso, infondo, chissà, per loro il peggio è passato !
Questo album lo dedico a chi non c’era… lo dedico alla fondazione O’scià, che tanto ha fatto per questi “uomini persi” e che, son certa, tanto continuerà a fare, lo dedico a chi con un aquilone ha fatto “volare” per un pò tutti i presenti… Lo dedico a chi, spalla a spalla, ha costruito questi magnifici monumenti con precisione, e col sorriso…noi non riusciremo a cancellarli come un’onda del mare ha fatto poco dopo… Lo dedico ai lampedusani, amici carissimi, che con la loro umanità fanno si che Lampedusa sia terra di accoglienza, sempre… Lo dedico a me ed a chi ha vissuto quelle emozioni che, giuro… hanno lasciato un segno e una meravigliosa lezione di umanità…
Infine, lo dedico ha chi da anni partecipa ad O’scià, a quelli che nonostante 10 anni di manifestazione NON hanno capito il vero senso che spinge questo vento forte, vento che non può e non vuole fermarsi, mi riferisco a chi pur vantando un “folle amore” verso l’artista Baglioni non canta e non sente dentro le sue canzoni e le emozioni, non percepisce la grandezza di qualcosa che va oltre le parole… Chi si “scanna” per un posto quasi in prima fila, chi lotta per giorni, per non godersi e non percepire lo spirito di una musica che va oltre le note… Chissà, questa gente non comprenderà neanche questo album… non si fermerà a capire, forse non potra mai capire !!!
Questa è vera INTEGRAZIONE !!!
Grazie ragazzi e che dio (qualsiasi esso sia) vi benedica !!! ♥ Sarah
grazie infinite dal profondo del cuore, dal profondo di un’ anima che si nutre di note dell’ anima baglioniana e ne respira da sempre il profumo nel passato, presente e futuro. le mie mani trattengono la sabbia di questa isola meravigliosa per sentirla sempre vicina e resto pienamente convinta che quell’ uomo di bianco vestito che ogni anno ha calcato questo palco di o’ scià sia un angelo che il nostro Signore abbia scelto per abbracciare e sostenere ogni anima buona di ogni colore della terra.