CiaO’Scià, un’Isola fatta musica
Articolo di Antonio Maggiore
(5 ottobre 2012) – Quando la melodia della musica trova la giusta sintonia con un posto magico dove l’estate dura tutto l’anno, ecco che nasce la voglia di godersi un insolito ed emblematico concerto, che ha come scenario la spiaggia della Guitgia.
Lampedusa, il 27, 28 e 29 Settembre, si trasforma in un’enorme piattaforma, su cui si alternano esperienze di vita, notti di note e battiti di armonia.
O’Scià, questo il nome della manifestazione artistico musicale – giunta ormai alla sua decima edizione, che per l’occasione il cantautore romano Claudio Baglioni, promotore della Kermesse, ha ribattezzato CiaO’Scià – che ospita sul palco dell’Isola Pelagica numerosi artisti, che condividono con la Fondazione O’Scià la volontà di promuovere l’integrazione culturale, legata al fenomeno migratorio che negli ultimi anni ha interessato l’isola e i suoi abitanti, i quali da sempre hanno comunicato al resto del mondo la loro capacità di accoglienza vera e sincera.
Due gli eventi che hanno caratterizzato la manifestazione di quest’anno:
- Il primo Torneo di calcio giovanile del Mediterraneo, che si è disputato mercoledì 26 settembre, alle 14.00, sul campo “Beato Pier Giorgio Frassati” di Lampedusa, organizzato dalla ASD Polisportiva Lampedusa Libera unitamente al Comune di Lampedusa e Linosa e alla Parrocchia di San Gerlando. Quattro le squadre di bambini (tra i 10 e i 12 anni) che si sono incontrate sul campo di gioco: quella proveniente da Roma che, composta da bambini Rom, è stata organizzata dall’Associazione sportiva Ercolini dell’Aquila, quella di Linosa ed infine le due squadre lampedusane, organizzate dalle associazioni dilettantistiche ASD Polisportiva Lampedusa Libera e Sporting Lampedusa;
- Le tre serate di musica e spettacolo: per la prima volta, i dodici grandi artisti che si sono alternati sul palco della Guitgia – Alessandra Amoroso, Claudio Baglioni, Gigi D’Alessio, Pino Daniele, Pino Insegno, Luciano Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Giorgio Panariello, Massimo Ranieri, Giuliano Sangiorgi – hanno dato vita, non a brevi partecipazioni, ma a concerti e spettacoli veri e propri.
Sono oltre 300 i nomi – personaggi dello spettacolo, della musica e dell’arte – che nel corso di questi 10 anni hanno aderito a questa importante manifestazione, che nel tempo ha ottenuto il riconoscimento delle più alte cariche del nostro Paese, tra cui ci piace ricordare il patrocinio dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, quello del Senato e della Camera dei Deputati e quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Questi artisti hanno voluto calcare quella stessa terra che è barlume di speranza per molti uomini e donne del continente africano, che mettono a rischio la loro stessa vita per la ricerca di un futuro più dignitoso e un avvenire da uomini liberi. E la loro sensibilità, cresciuta di anno in anno, è la forza di O’Scià, che pur nelle difficoltà legate alla sostenibilità economica, riesce a tenere alta l’attenzione su Lampedusa e le sue problematiche.
Certamente il merito più grande va a Claudio Baglioni, che ha fatto dell’isola delle Pelagie la sua residenza estiva e che, in diverse occasioni, ha mostrato il suo naturale affetto per questo ultimo lembo d’Europa. Testimonianza della sua vicinanza è, tra gli altri, il nobile gesto del dono a Lampedusa della prima apparecchiatura per la risonanza magnetica Whole Body. Questa strumentazione costituirà la base del nuovo presidio sanitario di Lampedusa e Linosa. Per la prima volta, la gente della Pelagie potrà sottoporsi ad importanti e delicati esami diagnostici senza essere costretta a imbarcarsi su traghetti, aerei o elicotteri e lasciare le Isole.
Un progetto che si realizza, attraverso sinergie virtuose a servizio dei cittadini, per la prima volta in Italia e che il Ministero della Salute ha ritenuto di grande importanza perché corrisponde all’obiettivo di rendere più appropriato il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale in zone disagiate e di ottimizzare la risposta sanitaria nelle piccole isole ed in località caratterizzate da difficoltà di accesso.
Lampedusa: un’isola che nei giorni della manifestazione è al centro dell’attenzione, in sintonia con il resto d’Italia e del mondo, ma che spera di non essere dimenticata non appena i riflettori si spegneranno… un’isola che non vuole restituire il suo ruolo di Porta d’Europa, di centro del Mediterraneo e di terra di incontro e che, grazie alla musica, riesce a far sintonizzare il resto d’Italia sulla frequenza della solidarietà.
(Antonino Maggiore, Referente locale del Progetto “Lampedusa e Linosa 365 giorni in rete)
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