Dieci Dita e infinite emozioni
Claudio Baglioni non tradisce le aspettative e con i suoi concerti all’ Auditorium Parco della Musica dona tutto se stesso al pubblico trascinandolo in un affascinante e inedito viaggio all’ interno della sua musica. Sul palco è solo e l’atmosfera è più intima. Ci sono le sue dieci dita che toccano i tasti del pianoforte o le corde della chitarra e la sua immensa voce che per quasi tre ore e mezza incanta, esalta ed emoziona il pubblico che lo circonda. Perché nonostante non sia uno stadio o un palazzetto dello sport, Claudio Baglioni mette al centro della Sala Santa Cecilia se stesso e intorno a lui il pubblico che lo affianca anche sul palco. Il cantautore romano scherza con gli spettatori, li bacia e li abbraccia, scende in platea e si siede accanto a loro per eseguire i brani. Una grande prova d’artista che solo il talento, la bravura e l’esperienza ti fanno superare, come è accaduto per Baglioni, a pieni voti. Oltre alle canzoni storiche, Claudio Baglioni propone anche quei brani meno noti che hanno trovato poco spazio nelle sue esibizioni come “Pace”, “Il sole e la luna”, “Ora che ho te”. Ospite della serata, Giovanni Baglioni, virtuoso chitarrista contemporaneo, che accompagna con il suo stile Claudio in “Via”, “Vivi” e “L’ultimo omino”. Giovanni Baglioni ha anche un momento per mostrare il suo talento, diverso dal padre, quando da solo sul palco si esibisce in un brano di sua composizione con la sola chitarra acustica (per apprezzarlo al meglio, Giovanni Baglioni farà un concerto venerdì 27 gennaio a Stazione Birra, ndr). I concerti andranno avanti fino al 4 gennaio, solo perché l’Auditorium ha una programmazione fitta, altrimenti re Claudio lo avrebbe occupato e conquistato per un lungo periodo. Lunga vita.