O’Scià, dal palco all’impegno sociale
Lampedusa, 29 set. – (Adnkronos) – Quando Beppe Fiorello inizia a recitare il discorso di autodifesa pronunciato da Nelson Mandela nel 1964 davanti ai giudici che lo condannarono all’ergastolo, il pubblico tace e ascolta in silenzio. Le cinquemila persone assiepate sotto il palco della spiaggia della Guitgia di Lampedusa per la seconda serata di ‘O Scia’, la kermesse musicale ideata da Claudio Baglioni, di colpo non rumoreggiano piu’. Prima di citare Nelson Mandela, pero’, Fiorello ribadisce che ”con quelle parole non voglio insegnarvi niente, sono testamenti che vanno pero’ letti”. Parole accolte da un lungo applauso e quasi un’ovazione. Perche’ i lampedusani, dopo gli scontri con i tunisini di una settimana fa, temono di essere accusati di razzismo. Proprio loro che per mesi hanno accolto oltre 50 mila immigrati aiutandoli con coperte, cibo e acqua. Come membro dell’African National Congress, Mandela espose all’epoca i principali temi della lotta contro l’apartheid per l’instaurazione di un regime democratico in Sudafrica, un obiettivo che sarebbe stato raggiunto soltanto nel 1994.
”E’ questo cio’ per cui combatte l’African national congress – recita Fiorello – La sua lotta e’ realmente nazionale. E’ la lotta del popolo africano, che trae ispirazione dalle sue sofferenze ed esperienze. E’ una lotta per il diritto di vivere. Nel corso della mia vita mi sono dedicato a questa lotta del popolo africano. Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera”. “Ho accarezzato l’ideale di una societa’ democratica e libera – continua – in cui tutte le persone vivano insieme in armonia e con pari opportunita’. E’ un ideale per il quale spero di vivere e che spero di raggiungere. Ma, se sara’ necessario, e’ un ideale per il quale sono pronto a morire”. Quando la musica si fonde con l’impegno sociale. Accade anche questo a ‘O Scia’, giunto oggi alla terza serata dopo i successi di pubblico ottenuti nelle prime due serate. E’ Claudio Baglioni ad aprire la serata con ‘Dagli il via’ suonata con la sua band, seguito da Alberto Fortis che si esibisce con ‘Milano e Vincenzo’, ‘Settembre’ e ‘La sedia di Lilla’. E poi Selene, Amedeo Minghi, Nino Buonocore, i Dik Dik. Poi torna Beppe Fiorello per dettare con Baglioni ne ‘Lu grillo e la luna’. Piatto forte della serata, Pino Daniele e Zucchero che chiude osannati dal pubblico.
Particolarmente apprezzato il duetto Pino Daniele-Baglioni ‘Napul’e”. Ma la ‘chicca’ di ieri sera e’ stata certamente l’esibizione di Zucchero, Baglioni con Loredana Berte’ a fare da ‘corista’. La Berte’ si esibira’ questa sera. E oggi, per la terza serata di ‘O Scia’, e’ prevista la partecipazione del ministro Stefania Prestigiacomo annunciata ieri da Baglioni durante l’incontro con i giornalisti. Sembrano lontani i momenti della sassaiola di una settimana fa di un gruppo di lampedusani contro i tunisini che minacciavano di fare saltare in aria due bombole di gas proprio nei pressi di un distributore di benzina. E’ tempo di dimenticare. E di voltare pagina. Una brutta pagina.