Fiorello: umana l’esasperazione
“Possiamo fare i moralisti quanto vogliamo, ma se una mano tira un sasso vuol dire che lo fa per paura. Io non sto giustificando quello che e’ accaduto la scorsa settimana a Lampedusa. Ma mi dispiacerebbe se ora i lampedusani venissero ricordati solo per la sassaiola e non perche’ da vent’anni dimostrano solidarieta’ e un grande cuore con gli immigrati”.
Lo ha detto Beppe Fiorello parlando, da Lampedusa dove partecipa a ”O Scia” parlando degli scontri avvenuti mercoledi’ scorso a Lampedusa quando un gruppo di tunisini minaccio’ di fare saltare in aria delle bombole di gas nei pressi di un distributore di benzina.
I lampedusani risposero con una fitta sassaiola. “Hanno tutti torto e ragione -spiega Fiorello- pero’ mi chiedo perche’ si e’ aspettati 40 giorni per trasferire tutti questi tunisini, visto che poi si e’ riusciti a mandarli via in appena tre giorni?”. E chiede al governo di “essere presente costantemente. L’esaperazione e’ umana, quel giorno non e’ stato certo un atto premeditato. E’ accaduto tutto in un attimo. parliamo tanto di diritti umani, ma anche i lampedusani hanno i loro diritti. Da anni accolgono, ricevono e ospitano immigrati”.
E ribadisce di provare per il popolo di Lampedusa “un senso di amicizia. E un amico non lo lascerei in difficolta’. Quando potro’, ci saro’. Per essere qui e partecipare al festival di ‘O Scia’ ho lasciato i miei impegni con la promozione del film”.
Sulla manifestazione, organizzata da Claudio Baglioni, Beppe Fiorello sottolinea: “e’ la prima volta che vengo, l’idea e’ positiva, e’ genuina, nulla e’ impostato. Siamo qui per stare vicino ai lampedusani. Fiorello cantera’ questa sera insieme con Claudio Baglioni ‘Lu grillo e la luna’, “una metafora bellissima”, dice. Poi, leggera’ un brano di Nelson Mandela del ’64, a difesa del popolo africano “che ci racconta che sarebbe pronto a morire per la sua Africa”.