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TRE GIORNI DI CONCERTI E SPORT PER RILANCIARE L’ECONOMIA DELL’ISOLA
COSI’ RINASCERA’ LA MIA LAMPEDUSA
Lampedusa chiama, Claudio Baglioni risponde. In un periodo di grande sofferenza per l’isola, dopo che l’arrivo di migliaia di immigrati (se ne contano più di 25 mila dall’inizio dell’anno), scappati dalla guerra e dalla povertà, ha messo in ginocchio l’economia dell’avamposto più a sud d’Italia, l’artista romano si è ancora una volta impegnato a favore dei lampedusani. Con il formidabile contributo della Nazionale Cantanti, che quest’anno festeggia i 30 anni, Baglioni ha infatti organizzato “Sùsiti”, una magnifica tre giorni (dal 2 al 4 giugno) di musica e sport che ha coinvolto tutti gli isolani. “Il messaggio che vogliamo lanciare all’isola” racconta Baglioni “è racchiuso nella parola “sùsiti”, ovvero, in siciliano, alzati, riprenditi, reagisci, tirati su”. La kermesse si è aperta con un triangolare di calcio tra Nazionale Cantanti, la squadra di Lampedusa e Linosa e la squadra Interforze, composta da esponenti di tutte le forze dell’ordine che operano sull’isola. Il torneo, seguito da oltre 3.000 tifosi, è stato vinto dai cantanti con tre reti di Paolo Meneguzzi.Venerdì 3 giugno, un grande concerto al quale hanno partecipato tra gli altri Enrico Ruggeri, Luca Barbarossa, Povia, i Sonohra e una ventina di altri artisti, è stato allestito alle spalle dell’aereoporto.”Sul palco” spiega Baglioni “ho voluto anche i rappresentanti dei volontari e delle forze dell’ordine, da mesi impegnati in questa emergenza che purtroppo a Lampedusa dura ormai da 15 anni”. Sabato l’evento si è chiuso, tra la folla in festa, con quattro mini concerti in altrettanti luoghi simbolo dell’isola, tra cui la Porta d’Europa, il punto più a sud del nostro continente. “Sùsiti”è nata da una costola di “O’Scià” (Odori, Suoni, Colori, Incontri, Arte), l’altra grande manifestazione che Baglioni organizza a Lampedusa a fine settembre ormai da otto anni.”Ho scoperto questo paradiso nel 1998″ conclude il cantautore. “Dopo un concerto allo stadio di Palermo, per prolungare quella sensazione di benessere che si era creata davanti a un pubblico di 45 mila persone, abbiamo voluto venire a Lampedusa. Io rimasi colpito dal clima aspro, ruvido e selvaggio di questa terra, tanto che vi ho preso una casa”. I lampedusani hanno apprezzato: l’hanno eletto cittadino onorario.
Grazie a Maria Palma
Da Sorrisi e Canzoni del 7\06\11