In 15 mila per non dimenticare
In 15 mila per non dimenticare il sacrificio di Falcone
Bilancio positivo per le manifestazioni organizzate ieri in occasione del 19° della strage di Capaci. E l’anno prossimo le navi della legalità diventeranno tre. Unica nota stonata, un pullman danneggiato e sul quale è stato scritto “Forza mafia”
Quindicimila persone hanno preso parte ieri alle manifestazioni organizzate a Palermo in occasione del 19° anniversario della strage di Capaci nella quale morirono il giudicce Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.
Il corteo degli studenti
Questa mattina sono arrivate questa mattina al porto di Napoli le due “navi della legalità” che ieri hanno portato a Palermo circa 2.500 giovani per partecipare alle manifestazioni. Un viaggio durante il quale il tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia si è più volte intrecciato con quello della lotta alla mafia e all’illegalità. Alta la partecipazione dei giovani provenienti da tutta Italia che sulle due navi partite rispettivamente da Napoli e Civitavecchia e ribattezzate “Giovanni” e “Paolo” in memoria di Falcone e Borsellino hanno partecipato a dibattiti e tavole rotonde a coronamento di un percorso che li ha visti impegnati per tutto l’anno scolastico.
Cuore della manifestazione a Palermo il convegno, tenuto ieri mattina nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone dove si svolse il primo maxi processo alla mafia, dibattito dal titolo “Giovanni e Paolo due italiani”. All’incontro moderato da Giovanni Minoli hanno partecipato il presidente della fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello. Grasso, durante un botta e risposta con il ministro Alfano, ha criticato i continui attacchi del governo alla magistratura.
Nell’aula bunker per ricordare Giovanni e Paolo
Alla manifestazione di quest’anno, per la prima volta, hanno partecipato 14 Paesi europei grazie al progetto comunitario promosso dalla fondazione Falcone e finanziato dal programma “Europa per i cittadini”.
In programma per il prossimo anno, 20° anniversario della strage di Capaci, l’allestimento di una terza nave che dovrebbe partire dal porto di Genova “per dare al maggior numero di studenti la possibilità di partecipare a questa iniziativa”, hanno spiegato gli organizzatori.
Per l’edizione di quest’anno sono state due le navi messe a disposizione dalla Snav per portare a Palermo i circa 2.500 studenti che hanno partecipato alla manifestazione, 50 gli autobus che le forze dell’ordine hanno messo a disposizione degli studenti e dei docenti per gli spostamenti a Palermo. E ancora 160 le scuole di Palermo e provincia che hanno lavorato per mesi per l’organizzazione della giornata, 14 i paesi europei con le loro delegazioni di studenti; 250 le scuole selezionate con un concorso nazionale Miur-fondazione Falcone da tutta Italia che sono salite sulle due navi; 500 circa i volontari (scout, protezione civile, studenti universitari, associazioni del territorio) impegnati per la riuscita della manifestazione, mille le persone che hanno partecipato dal dibattito in aula bunker.
E ancora: 10 mila il numero di studenti, docenti, genitori siciliani che hanno aderito alla manifestazione ed erano presenti alle piazze di Palermo, ed in fine circa 15 mila le persone che hanno partecipato al corteo che da vari punti della città ha raggiunto l’albero di Falcone, cioè il ficus dinanzi al palazzo nel quale abitava il magistrato. Lì davanti ieri pomeriggio, la folla ha osservato un mkinuto di raccoglimento all’ora esatta in cui avvenne la strage. Claudio Baglioni ha cantato l’inno nazionale e poi tre sue canzoni: “Strada facendo”, “Avrai” e “Noi no”.