Baglioni: tra mafia e antimafia
A Scafati
Baglioni con Ingroia tra «Mafia e antimafia»
C’è la folla delle grandi occasioni.
Ci sono mamme, con le figlie. Telecamere, macchine fotografiche pronte a rubare immagini ricordo.
C’è lui, il cantautore ponte tra due e più generazioni. Ma Claudio Baglioni sfugge flash e fans.
Arriva a Scafati, puntuale, alle 18.30, accolto da un fragoroso applauso per essere al fianco dell’amico magistrato, Antonio Ingroia, a presentare il suo libro, «Nel labirinto degli dei – Storie di mafia e di antimafia», in una realtà «difficile», territorio troppe volte martorizzato dalla malavita organizzata.
Scafati non è Palermo ma la voglia di legalità è la stessa. Come dice Baglioni quando, a fine manifestazione, gli viene regalata una tammorra (nella foto): «Tammorra e camorra, sono parole simili. Basta cambiare una consonante e cambia la vita».
La Sicilia incontra la Campania, legate dalla stessa voglia di legalità. Libera incontra O’Scià, due fondazioni nel nome degli umili.
E quando si parla di umili non si possono non ricordare gli immigrati.
Come quelli che l’azione cattolica di Scafati da anni segue.
Come Claudio Baglioni e sua moglie Rossella Baratto con ’O Scià.