Liberami da questa prigionia
Per la rubrica Ho suonato canzoni per te
Ci sono momenti della mia vita che vivo in solitudine essendo un carattere timido, introverso e riflessivo.
E come a tutte le persone che hanno questa predisposizione caratteriale anche a me risulta inutile confidare a qualcuno un momento particolarmente personale della tua vita in cui le cose non vanno per il verso giusto e ti senti smarrito, disarmato.
Un pò di tempo fa stavo per chiudere un amore che per me era finito, non riuscivo più a trovare motivazioni ed emozioni con questa persona e la cosa che mi faceva più male era di vederla sempre allegra e sorridente, come se il mio dolore che le avevo più volte manifestato fosse un’idiozia, una nuvola passeggera.
E tutto questo mi ha reso le cose più difficili, perchè l’idea di pensare di lasciarla definitivamente e di buttarle giù i suoi muri di sicurezza mi faceva sembrare a volte un criminale.
Davanti a questi interrogativi angosciosi non riuscivo a darmi pace ma c’è stato un giorno, precisamente di sera, mentre guidavo ho sentito alla radio un pezzo di Claudio dell’album “Io sono qui” che iniziava come un inno con il testo cantato dalla sua calda voce che introduceva:
“Fammi andar via
liberami da questa prigionia
fammi andar via
risparmiami un’altra litania
non serve a niente dire che mi ami
ma tanto chi ci sente
se per noi si parleranno
d’ora in poi i legami…”
Ha qualcosa di magico questa canzone: sia pur parlando di un distacco, d’amore o da un amore, respira aria di libertà per una liberazione dall’angoscia del dolore.
E dapprima è rabbia poi…voglia di rivivere, senza mai più soffrire e far soffrire.
Questo è il vero Baglioni, quello di Quei Due, Le vie dei Colori, Poster etc… a me spiace che molte volte venga valutato solo per quelle canzoni più famose come sabato pomeriggio o questo piccolo grande amore.
Purtroppo non a tutti è dato capire la complessità di questo cantautore, complessità non solo nello scrivere parole ma anche nella composizione e nell’armonia. In questo pezzo, che Claudio ama molto, Baglioni ha superato se stesso.
Non da tutti è stato apprezzato per la disperazione del testo e per l’interpretazione drammatica e sentita. Ma quello che ci ha dato in questa canzone non potrà mai più essere dimenticato da chi l’ha sentita dentro la propria pelle come me, così come lui ha voluto regalarcela.
Grazie infinite Claudio per tutte le emozioni che ci trasmetti sempre, ma in particolare un ringraziamento personale di cuore per essere, nel corso del tempo, andato oltre ogni regola tradizionale di mercato (del tipo le canzoni “usa e getta” che bombardano le radio), per aver saltato fuori da ogni schema abituale e aver composto delle musiche e dei testi che ad oggi è molto difficile ascoltare.
Saluti da Ferdinando di Reggio Calabria